ASSEMBLEA DI “ERMOCOLLE” A COLLI DEL TRONTO

Venerdì 6 febbraio si è tenuta a Colli del Tronto l’assemblea plenaria di “ermo colle”, l’associazione ambientalistica che si è schierata  contro il nuovo Piano Regolatore collese, tacciato di voler stravolgere l’ambiente – anche sociale – e il paesaggio di questo piccolo centro abitato, già celebrato da Tullio Pericoli in moltissimi dei suoi acquerelli.

Diversi gli argomenti all’ordine del giorno, tra cui la ratifica dalla iscrizione societaria a una associazione costituita tra le sigle sindacali nazionali per gestire le organizzazioni che si occupano del tempo libero e la situazione dell’oratorio  di Santa Cristina, ceduto in comodato a “ermo colle” dai legittimi eredi proprietari perché venisse ristrutturato,  salvo poi scoprire  che il Comune l’aveva nel frattempo espropriato, con una procedura perlomeno misteriosa, comunque sconosciuta ai più e tra questi  gli stessi eredi.  Da qui ricorsi al TAR e accuse manifeste dagli amministratori comunali a “ermo colle” di speculazione politica, laddove invece trattasi  invece di evidente  trascuratezza da parte del Comune di Colli dei  più elementari diritti dei terzi ad avere almeno notizie sui provvedimenti che li riguardano –per non parlare poi di un esproprio!-.

Altro argomento trattato è l’imminente uscita del cortometraggio, per ora senza titolo definitivo, sulla nostra civiltà contadina mezzadrile  - e sull’industrializzazione che a quella è seguita - nel Piceno e più da vicino nella  valle del Tronto, con interviste ai protagonisti diretti di quell’epoca, ricostruzioni sceneggiate e filmati e foto d’epoca. La presentazione è stata fissata per il 21 marzo e sarà un momento quanto mai importante per il territorio piceno e per i suoi amministratori pubblici, chiamati a ragionare sui temi della crisi economica in corso e sulle possibili proposte di un diverso modello di sviluppo più legato alla terra e alle sue vocazioni naturali.

E infine “ermo colle” , anche per una volontà molto precisa del suo presidente Tommaso Cavezzi, ha affrontato un tema di attualità spinoso e sul quale si è ritenuto necessario ci fosse l’espressione precisa e chiara della volontà di tutti i soci, per allontanare le solite accuse in circolazione di speculazione politica: parliamo della lista civica per le elezioni comunali del prossimo giugno, eventualmente da varare per iniziativa di “ermo colle” e come tale senza agganci a nessun partito, nel contempo aperta a possibili adesioni esterne di singoli personaggi , comunque slegati dalla proprie appartenenze politiche.  E coi temi programmatici mutuati dalla attività finora svolta dalla associazione, ovvero la richiesta di annullamento della variante al Piano Regolatore proposta dalla giunta Giacobetti e giudicata devastante per il  nostro territorio , un diverso rapporto tra cittadini e amministratori, in particolare sul tema dei servizi pubblici, più sostegno e più prospettive alle locali  attività produttive. Non troppe idee, dunque, ma molto attaccamento alla realtà e ai bisogni primari della gente.

Su questa proposta, pur senza arrivare ad una conta dei voti, si à manifestato un dissenso quasi unanime. Hanno parlato molti dei trenta e più associati che erano presenti: Pippo Pascali, Renzo  Impiccini, Pietro Castelli, Andea Cardilli, Aurelio Cerasa, Alessandra Cantalamessa, Doriana Carosi, Emidio Baiocchi, Rita Gregori, Agostino Zeppilli. Qualcun altro ha espresso opinioni simili nei dialoghi frammentati tra le sedie: alla fine il risultato manifesto è la contrarietà di fondo alla creazione di questa lista civica e con queste caratteristiche testè descritte.

Democraticamente bisogna prendere atto di  questa volontà espressa  e così farà sicuramente il Direttivo di “ermo colle”, anche perché in tale modo l’associazione potrà continuare serenamente e a pieno ritmo il lavoro già intrapreso sui temi culturali e propositivi, senza concessioni  a nessuna parte politica e al riparo dalle possibili accuse di speculazione che troppo spesso le vengono ingiustamente rivolte dagli amministratori comunali collesi.

E poi, chi di questa associazione vorrà percorrere una propria strada di impegno elettorale in vista delle prossime elezioni comunali, senza che per questo “ermocolle” venga minimamente chiamato in causa, potrà farlo tranquillamente, dimettendosi prima da eventuali cariche ricoperte all’interno della associazione. Dunque un punto fermo di chiarimento che tornerà molto utile nella ridda di voci e pettegolezzi  a cui assisteremo a Colli da qui alle elezioni  comunali di fine primavera. Col rischio poi che così facendo vengano ignorati i problemi veri.

(Tommaso Cavezzi)



 
[Inviato da: Tommaso Cavezzi il 11/02/2009]